Mostre


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Mondo Mondino

Aldo Mondino


Villa delle Rose, Bologna
dal 21.04.2007 al 16.06.2007

A cura di: Associazione Amici Galleria d’Arte Moderna, Bologna in collaborazione con Galleria Enrico Astuni



Su proposta dell’Associazione degli Amici della Galleria d’Arte Moderna di Bologna e grazie alla collaborazione della Galleria Astuni, si aprirà la prossima primavera la più grande mostra dedicata ad Aldo Mondino dalla sua scomparsa. L’idea della mostra, ambientata nelle sorprendenti stanze di Villa delle Rose a Bologna, parte dal “personaggio” Mondino, che lo scrittore e saggista torinese Nico Orengo ha definito sulle pagine de La Stampa come “il dandy fra i pittori della sua generazione”. Mondino infatti si interessava alle macchine veloci, alle stoffe e ai sarti, amava le donne e i liquori, ed era un inguaribile “curioso della vita”. Accanto all’esposizione di una scelta significativa dei suoi lavori, partendo dagli anni ’60, fino ad arrivare agli ultimi quadri e sculture, l’idea è quella di restituire un “universo” biografico dell’artista – che fu fra l’altro, il primo a riconoscere l’importanza della pop art americana, quando in Italia era ancora sconosciuta, e fu vicino, senza mai farsi coinvolgere completamente, agli ambienti dell’Arte Povera. L’idea è quindi quella di far emergere un Mondino a tutto tondo, un mondo di interessi, scelte, amicizie (importante quella con Boetti), frequentazioni, ma anche tic, passioni (come quella per i viaggi e le altre culture), manie, che verranno concretizzate esponendo materiale inedito o poco noto come lettere, fotografie, documenti che diano senso e respiro alle opere vere e proprie. Un mondo in cui lo spettatore sarà invitato a immergersi, per lasciarsi conquistare dal fascino di quello che fu forse uno degli ultimi “artisti” dotati di carisma del Novecento italiano. La mostra si articolerà negli spazi esterni di Villa Delle Rose (sculture), ed interni. Le opere saranno dislocate all’interno della villa in base ad un percorso che ci porterà attraverso le varie fasi creative dell’artista, dalle opere ironiche/metalinguistiche (con cioccolatini, o penne a sfera), alle opere ‘ebraiche’, a quelle dedicate ai numerosi paesi visitati ed amati da Mondino: Marocco, Messico, Africa, Asia Minore. Il percorso sarà corredato da un video con un’intervista all’artista. Il catalogo è stato pensato proprio a partire dall’impostazione della mostra, ed è incentrato sul personaggio-uomo-artista Mondino. Insieme alle opere esposte, contiene un regesto delle notevoli immagini fotografiche scattate da Mondino durante la sua lunga carriera e soprattutto nei suoi vagabondaggi per i continenti. Non un catalogo esaustivo, quindi, quanto un tentativo di evidenziare lo spessore artistico e l’inesauribile vena di ricerca dell’artista torinese – la sua idea di arte come “anomalia” e ironica messa in gioco delle regole di un mestiere “senza regole” – quello che un altro grande piemontese come Cesare Pavese aveva definito “il mestiere di vivere”.