Fiere


logo_mi-art2013

MIART 2013 – Quelli che vanno / quelli che restano

Rainer Ganahl, Paolo Parisi, Steven Pippin, Luca Pozzi, Aldo Mondino, Kamen Stoyanov. Partecipazione speciale di Mario Ybarra Junior


MIART 2013 - Fieramilanocity
dal 04.04.2013 al 07.04.2013

A cura di: Lorenzo Bruni

Comunicato stampa: PDF

La Galleria Enrico Astuni dal 4 al 7 aprile 2013, in occasione della fiera d’arte contemporanea MIART a Milano, presenta nel suo stand F07 “Quelli che vanno / quelli che restano, mostra collettiva internazionale dedicata al“viaggio”, a cura di Lorenzo Bruni.
Gli artisti coinvolti presentano opere differenti tra loro, per tecnica e valenza processuale, accumunate da una questione simile: nell’epoca di google maps come possiamo intendere e cosa possiamo aspettarci dall’idea e dall’esperienza del viaggio?
Un’idea innovativa di viaggio affonda le sue radici nell’Europa di fine ‘500 e si istituzionalizza alla fine del secolo successivo con il Gran Tour, che corrispondeva al momento di accrescimento culturale per i nobili inglesi e per i borghesi americani. Nel corso dell’Ottocento, il viaggio ha peraltro assolto il desiderio collettivo e temporaneo di scoperta della realtà ed è stato codificato come “viaggio scientifico”, iniziato sulla scia delle rotte della colonizzazione e dell’importazione di schiavi, con l’obiettivo di stabilire l’ampiezza e la varietà del mondo. In entrambi i casi, il viaggio nasce per scoprire nuove realtà, con lo scopo di uscire dal quotidiano e poter dare ad esso una differente concretezza o ragione d’essere.Con la crisi dell’identità dell’io seguita all’esaltazione romantica, nel Novecento il viaggio corrisponde simbolicamente al “labirinto”, e il viaggiatore/uomo disilluso muovendosi non più in luoghi bucolici o territori mappati si è perduto, non trova più se stesso, né la sua identità, né la via del ritorno. 
Dalla fine degli anni ’60, in epoca postmoderna i confini del mondo cominciano a sgretolarsi e lo spazio fisico dialoga senza barriere con lo spazio virtuale.  Il viaggio inizia nei “non-luoghi” e conduce ad esperienze, riflessioni, illuminazioni inevitabilmente frammentate.
Oggi, in un mondo globalizzato post colonialista e post ideologizzato in cui il singolo è connesso con tutti e tutto ma spesso non presente esperienzialmente come oggi può essere auspicato l’approccio al viaggio? Questa la domanda che emerge ed alla quale “Quelli che vanno / quelli che restano”,  mira ad orientare lo spettatore ad una risposta. 
Le opere presenti in questa collettiva si relazionano con l’idea di viaggio come concetto o come esperienza,  portando alle estreme conseguenze queste due opposte prospettive. Così, i quadri monocromi Coast to coast, 2008, di Paolo Parisi (Catania, 1965),  New Constellation, 1999, scultura semovente che ipotizza un nuovo cosmo di Steven Pippin (Redhill, UK, 1960), Il dono Del Mantello, 2008, di Luca Pozzi (Milano, 1983) serie fotografica di grandi Budda indiani con ai piedi un sacco a pelo, mettono in evidenza i codici razionali con cui il mondo viene misurato, mappato e spiegato. 0,1% Cultura or Tiger on the bonnet, 2011, di Kamen Stoyanov (Rousse, BG, 1977), video del viaggio in auto dell’artista verso una residenza d’arte nell’est Europa, L’attesa, 1999, di Aldo Mondino (Torino, 1938), emblematica installazione composta da un dipinto e da una panchina e The passion considered an up hill bicycle race, 2011, opera di Rainer Ganhal (Bludenz, AT, 1961), dove l’artista nei panni dell’inventore della patafisica Alfred Jarry risale le vette di una montagna innevata, simbolicamente nuovo golgota, in bicicletta, mettono in primo piano l’incontro esperienziale con una porzione specifica del mondo.