Biografia
CHRISTIAN JANKOWSKI
Nato a Göttingen, Germania nel 1968. Vive a Berlino e lavora internazionalmente.
Christian Jankowski è un artista concettuale. Gran parte del suo lavoro è “collaborativo”, apre cioè uno scambio tra il mondo dell’arte e altri campi. Ispirandosi ai format dei mass media e alla cultura popolare, richiama l’attenzione sulle “lenti” attraverso le quali l’esperienza viene tradotta, dando vita a lavori principalmente di performance, video e fotografia, ma anche di installazione, scultura e pittura. Le persone si inscrivono in situazioni imprevedibili create dall’artista, rivelando qualcosa delle relazioni e delle convinzioni che danno forma alla società. L’accento è posto sul processo e sul suo potenziale di trasformazione.
Ha studiato all’Università di Belle Arti di Amburgo, in Germania, e dal 2005 è titolare di una cattedra all’Accademia di Stato di Belle Arti di Stoccarda.
Tra le mostre personali ricordiamo Lübeck (2023); Kunsthalle Tübingen (2022); Fluentum, Berlin (2020); Suprainfinit Gallery, Bucharest (2020); Petzel Gallery (2018); Contemporary Fine Arts, Berlin (2016); Kunsthaus Hamburg, Germany (2015); Center for Contemporary Art, Ujazdowski Castle, Warsaw (2013); Sala de Arte Publico Siqueiros, Mexico City (2012); MACRO, Rome (2012); Frieze Projects, Frieze Art Fair, London (2011); Nassauischer Kunstverein Wiesbaden, Germany (2009); BAWAG Foundation, Vienna (2009); Kunstmuseum Stuttgart, Germany (2008); MIT List Visual Art Center, Cambridge, MA, USA (2005); Swiss Institute, New York, NY, USA (2001); and the Wadsworth Atheneum, Hartford, CT, USA (2000).
Tra le mostre collettive ricordiamo L’opera d’arte parla, Galleria Enrico Astuni, Bologna (2023); 16° Biennale de Cuenca, Ecuador (2023); Destabilizing Systems, The Rachofsky Collection/The Warehouse, USA (2023); Sisters & Brothers, Geschwister in der Kunst, Lentos Kunstmuseum, Linz, AU (2023); World Classroom: Contemporary Art through School Subjects, Mori Art Museum, Tokyo, JP (2023); flop: dialectics of rules and fouls, SOMA, Seoul Olympic Museum of Art Museum (2023); Gedanken spielen Verstecken, Haus Kunst Mitte, Berlin (2023); Palazzo delle Esposizioni, Rome (2022); CAC Brétigny – Centre d’art contemporain, Brétigny-sur-Orge (2022), Lago Mayor, Mexico City (2022), Kunstmuseum Bonn (2021); ARoS Aarhus Museum of Modern Art, Aarhus, DK (2020); Deichtorhallen, Hamburg (2019); Rockbund Art Museum, Shanghai (2019); Bundeskunsthalle Bonn (2018); Julia Stoschek Collection, Düsseldorf (2017); Joan Miró Foundation, Barcelona, Spain (2016); Van Gogh Museum, Amsterdam (2015); Project Los Altos/San Francisco Museum of Modern Art (2013).
Ha partecipato a numerose mostre e biennali internazionali, tra cui Bangkok Art Biennale (2020); Yokohama Triennale (2017); Taipei Biennial (2010); Sydney Biennial (2010); Venice Biennale (1999 and 2013); Whitney Biennial (2002); and Berlin Biennale (2001).
Nel 2016, è stato il curatore dell’11 edizione di Manifesta, diventando il primo artista ad assumere questo ruolo.
Sue opere sono conservate nelle collezioni del Metropolitan Museum di New York, della Tate di Londra, del MOCA di Los Angeles e della Neue Nationalgalerie di Berlino.