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Carla Accardi

Biografia

Cara Accardi

Trapani, 1924 – Roma 2014

 

La sistematica ricerca ed esaltazione del segno-colore connota da oltre mezzo secolo la personalità artistica di Carla Accardi, fra i massimi esponenti dell’astrattismo italiano.

 

Dal 1946 a Roma, la giovane siciliana si impose presto all’attenzione dei maggiori critici come uno dei protagonisti del gruppo “Forma 1″ (1947), proponendo negli anni ‘50 serie libere di segni bianchi su fondi neri. Negli anni’60, segnati anche dal sodalizio con la critica d’arte Carla Lonzi, con la quale fonderà Rivolta femminile, la conquista del colore luminescente. Nel 1964 partecipa con una sala personale alla Biennale di Venezia. Un lavoro in progress la porta a superare la superficie piana della pittura: inventa forme spaziali fatte di fogli di sicofoil, un rapporto fra opera e spazio creando vere e proprie strutture abitabili e percorribili. Altri materiali vengono sperimentati in seguito tra cui tele grezze con stesure cromatiche di varia intensità.

 

Importanti mostre nel mondo consacrano l’energia intrisa di luce mediterranea del suo lavoro: dall’ ARC di Parigi, al MACRO di Roma, dal MoMMa di Mosca, al centro Recoleta di Buenos Aires e la Fondazione Puglisi Cosentino di Catania.

Tra le più recenti mostre personali ricordiamo CARLA ACCARDI, Palazzo Esposizioni, Roma, (2024); CARLA ACCARDI. The Seventies: Lenzuoli, Museo Correr, Venezia (2023); Carla Accardi. Contesti, Museo del Novecento, Milano (2020); Omaggio a Carla Accardi, MACRO, Roma (2015). Tra le più recenti mostre collettive ricordiamo Un tiempo propio. Librarse de las ataduras de lo cotidiano, Centre Pompidou Malaga (2022); Elles font l’abstraction, Centre Pompidou, Parigi (2021); Senzamargine. Passaggi nell’arte italiana a cavallo del millennio, MAXXI Arte, Roma (2020); Donne. Corpo e immagine tra simbolo e rivoluzione, Galleria D’Arte Moderna, Roma (2019); Tutto. Prospettiva sull’arte italiana, MUSEION, Bolzano (2018).

 

Protagonista di grandi manifestazioni internazionali, ricordiamo la sua partecipazione alla 59° – 45° 46° – 43° – 37°- 32° – 24° Biennale di Venezia (2022; 1993; 1995; 1988; 1978; 1964, 1948); Biennale de l’Havane, CU (2000).

 

Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private di tutto il mondo fra cui Solomon R. Guggenheim Museum, New York; Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Turin, IT MUSEION, Bolzano; MACRO Mueo d’Arte Contemporanea Roma; Peggy Guggenheim Collection, Venezia; Museo Del Novecento, Milano; Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto (MART), Rovereto; MAMbo – Galleria d’Arte Moderna di Bologna, Bologna; Stedelijk Museum voor Actuele Kunst (S.M.A.K.), Ghent; FRAC – Nord-Pas de Calais, Dunkerque; Musée d’Art Moderne et Contemporain (MAMCS), Strasbourg; Metropolitan Art Society (MAS), Beirut; Museu de Arte Moderna Murilo Mendes, Juiz de Fora.

 

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